La Chirurgia Estetica, come tutta la scienza medica, ha fatto dei passi da gigante dal punto di vista delle tecniche, dei materiali, dei risultati. Ma è anche maturata nell'approccio agli interventi, così come sono maturate le pazienti nelle richieste allo specialista. Cosa è cambiato? In che direzione si sta evolvendo l'approccio del grande pubblico alla Chirurgia Estetica? Ne abbiamo parlato con il Dott. Giammatteo Cecchini, Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica che opera in ambito internazionale come rappresentante d'eccellenza del settore.
Chi è il Dott. Giammatteo Cecchini?
Laureato con lode presso l'Università di Pisa in Medicina e Chirurgia, con ben due specializzazioni in Chirurgia Generale ed in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, nel corso della sua lunga e brillante carriera ha eseguito oltre 13.000 interventi e più di 10.000 procedure non invasive. Il Dott. Cecchini attualmente lavora a Pisa e ha lavorato presso Strutture Internazionali in città esigenti come New York, Parigi e Vienna. Recentemente ha conseguito il prestigioso titolo di Consultant in Plastic Surgery, che gli consente di svolgere la sua attività anche negli Emirati Arabi.
Dott. Cecchini, quando, durante il Suo percorso formativo in medicina, ha capito di voler rivolgere la sua attenzione professionale al campo della chirurgia estetica?
Il mio percorso chirurgico formativo è iniziato prima in Chirurgia Generale e successivamente in Chirurgia Plastica. Mi sono appassionato alla Chirurgia Plastica ed Estetica quando ho capito che per contribuire al benessere dei pazienti non era sufficiente guarirli ma anche migliorarne la qualità della vita. Questo mi è apparso molto chiaro operando le pazienti che avevano sviluppato un tumore alla mammella: inizialmente era molto importante riuscire a controllare la malattia primaria ma queste non si sentivano guarite fino a quando non era avvenuta anche la ricostruzione completa dal punto di vista estetico della mammella operata per ragioni patologiche. Lì, ho capito quanto fosse importante per una normale vita sociale e di relazione la Chirurgia Estetica.
La chirurgia plastica ed estetica, fenomeno sociale o reale esigenza di benessere psicofisico; cosa è cambiato nell'approccio culturale a questo tipo di medicina a livello sociale?
Ormai, seppure a diversi livelli, quasi ogni donna desidera un piccolo o grande aiuto per migliorare il proprio aspetto e per prevenire i normali processi di invecchiamento. L'accresciuta autostima conseguente a questi trattamenti, contribuisce enormemente al benessere psico-fisico di ogni individuo. Questo ne ha fatto un evento sociale importante. Inoltre l'opinione e il giudizio generale su questi interventi, se i risultati sono adeguati e naturali, sono molto positivi anche per quelle persone che non vi si sottopongono.
Quali sono gli aspetti del suo lavoro maggiormente soggetti al cambiamento nel tempo oltre alla normale evoluzione della tecnica?
Negli ultimi anni la Chirurgia Estetica ha acquisito una dignità scientifica che nel passato non aveva: oggi, il chirurgo che si affaccia a questa specialità deve avere un percorso formativo particolare e speciale. Nel passato si rivolgevano alla Chirurgia Estetica pazienti di una fascia di età avanzata chiedendo risultati molto evidenti ed eclatanti. Oggi invece, il vero cambiamento è che l'età media dei nostri pazienti è abbassata e desiderano risultati più naturali con decorsi post-operatorio molto veloci. Il fatto che gli interventi siano oggi meno invasivi e più semplici a realizzarsi ha fatto si che si allargasse molto il numero dei possibili pazienti rendendo questa specialità importante per il benessere psico-fisico di ogni individuo.
Cosa consiglierebbe ad un giovane laureando in medicina che decidesse di intraprendere una carriera come la Sua?
Ad un giovane che volesse intraprendere la mia professione consiglierei molta passione, studio e dedizione. Credo che sia opportuno un periodo formativo prima in Chirurgia Generale e poi in Chirurgia Plastica in una Struttura Universitaria Ospedaliera per acquisire l'esperienza ed i principi generali che sono necessari per qualsiasi tipo di chirurgia. Dopodiché crederei utile affiancare Chirurghi molto esperti in Chirurgia Estetica per costruirsi un'esperienza personale sotto la loro tutela. È necessario molto tempo (anni) ed esperienza, prima di approcciarsi ai pazienti individualmente.
Chi è il Dott. Giammatteo Cecchini?
Laureato con lode presso l'Università di Pisa in Medicina e Chirurgia, con ben due specializzazioni in Chirurgia Generale ed in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, nel corso della sua lunga e brillante carriera ha eseguito oltre 13.000 interventi e più di 10.000 procedure non invasive. Il Dott. Cecchini attualmente lavora a Pisa e ha lavorato presso Strutture Internazionali in città esigenti come New York, Parigi e Vienna. Recentemente ha conseguito il prestigioso titolo di Consultant in Plastic Surgery, che gli consente di svolgere la sua attività anche negli Emirati Arabi.
Dott. Cecchini, quando, durante il Suo percorso formativo in medicina, ha capito di voler rivolgere la sua attenzione professionale al campo della chirurgia estetica?
Il mio percorso chirurgico formativo è iniziato prima in Chirurgia Generale e successivamente in Chirurgia Plastica. Mi sono appassionato alla Chirurgia Plastica ed Estetica quando ho capito che per contribuire al benessere dei pazienti non era sufficiente guarirli ma anche migliorarne la qualità della vita. Questo mi è apparso molto chiaro operando le pazienti che avevano sviluppato un tumore alla mammella: inizialmente era molto importante riuscire a controllare la malattia primaria ma queste non si sentivano guarite fino a quando non era avvenuta anche la ricostruzione completa dal punto di vista estetico della mammella operata per ragioni patologiche. Lì, ho capito quanto fosse importante per una normale vita sociale e di relazione la Chirurgia Estetica.
La chirurgia plastica ed estetica, fenomeno sociale o reale esigenza di benessere psicofisico; cosa è cambiato nell'approccio culturale a questo tipo di medicina a livello sociale?
Ormai, seppure a diversi livelli, quasi ogni donna desidera un piccolo o grande aiuto per migliorare il proprio aspetto e per prevenire i normali processi di invecchiamento. L'accresciuta autostima conseguente a questi trattamenti, contribuisce enormemente al benessere psico-fisico di ogni individuo. Questo ne ha fatto un evento sociale importante. Inoltre l'opinione e il giudizio generale su questi interventi, se i risultati sono adeguati e naturali, sono molto positivi anche per quelle persone che non vi si sottopongono.
Quali sono gli aspetti del suo lavoro maggiormente soggetti al cambiamento nel tempo oltre alla normale evoluzione della tecnica?
Negli ultimi anni la Chirurgia Estetica ha acquisito una dignità scientifica che nel passato non aveva: oggi, il chirurgo che si affaccia a questa specialità deve avere un percorso formativo particolare e speciale. Nel passato si rivolgevano alla Chirurgia Estetica pazienti di una fascia di età avanzata chiedendo risultati molto evidenti ed eclatanti. Oggi invece, il vero cambiamento è che l'età media dei nostri pazienti è abbassata e desiderano risultati più naturali con decorsi post-operatorio molto veloci. Il fatto che gli interventi siano oggi meno invasivi e più semplici a realizzarsi ha fatto si che si allargasse molto il numero dei possibili pazienti rendendo questa specialità importante per il benessere psico-fisico di ogni individuo.
Cosa consiglierebbe ad un giovane laureando in medicina che decidesse di intraprendere una carriera come la Sua?
Ad un giovane che volesse intraprendere la mia professione consiglierei molta passione, studio e dedizione. Credo che sia opportuno un periodo formativo prima in Chirurgia Generale e poi in Chirurgia Plastica in una Struttura Universitaria Ospedaliera per acquisire l'esperienza ed i principi generali che sono necessari per qualsiasi tipo di chirurgia. Dopodiché crederei utile affiancare Chirurghi molto esperti in Chirurgia Estetica per costruirsi un'esperienza personale sotto la loro tutela. È necessario molto tempo (anni) ed esperienza, prima di approcciarsi ai pazienti individualmente.