l'inserimento del minore in affido e in adozione: potenzialità, nodi critici, criteri d'intervento
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Descrizione
L'ingresso nella famiglia affidataria o adottiva rappresenta per qualsiasi bambino o adolescente un
momento estremamente delicato della propria vita. si tratta, infatti, di separarsi da un ambiente
conosciuto per affrontare un contesto di vita nuovo, con interlocutori e regole differenti. spesso, poi,
a questo cambiamento si associano altri importanti modificazioni della propria quotidianità, con il
contemporaneo inserimento in nuovi ambienti quale quello scolastico e quello amicale.
Questi cambiamenti richiedono di essere accompagnati e gestiti affidando agli operatori
psicosociali, che lavorano nel settore, il compito di stabilire con quali modalità ed in quali tempi
devono essere realizzati, quali criteri utilizzare per verificarne l'adeguatezza, come accompagnare
il bambino e gli adulti coinvolti a gestire le criticità che inevitabilmente si presenteranno, quali
informazioni trasmettere ai nuovi care-givers. inoltre, sia nell'affido sia nell'adozione, pur con
fondamentali differenze, si deve decidere quali contatti consentire tra il minore, la famiglia che lo
accoglie e le persone, o alcune di esse, che sono state significative nella sua vita.
naturalmente nel definire regole e modalità del passaggio si dovrà tener conto di vari aspetti
quali: il tipo di collocazione (affido o adozione), l'età e le caratteristiche del minore, il tipo di
sistemazione precedente (casa famiglia, comunità, famiglia di origine, ecc.) e la durata della stessa,
l'atteggiamento della famiglia di origine, solo per citarne alcuni.
momento estremamente delicato della propria vita. si tratta, infatti, di separarsi da un ambiente
conosciuto per affrontare un contesto di vita nuovo, con interlocutori e regole differenti. spesso, poi,
a questo cambiamento si associano altri importanti modificazioni della propria quotidianità, con il
contemporaneo inserimento in nuovi ambienti quale quello scolastico e quello amicale.
Questi cambiamenti richiedono di essere accompagnati e gestiti affidando agli operatori
psicosociali, che lavorano nel settore, il compito di stabilire con quali modalità ed in quali tempi
devono essere realizzati, quali criteri utilizzare per verificarne l'adeguatezza, come accompagnare
il bambino e gli adulti coinvolti a gestire le criticità che inevitabilmente si presenteranno, quali
informazioni trasmettere ai nuovi care-givers. inoltre, sia nell'affido sia nell'adozione, pur con
fondamentali differenze, si deve decidere quali contatti consentire tra il minore, la famiglia che lo
accoglie e le persone, o alcune di esse, che sono state significative nella sua vita.
naturalmente nel definire regole e modalità del passaggio si dovrà tener conto di vari aspetti
quali: il tipo di collocazione (affido o adozione), l'età e le caratteristiche del minore, il tipo di
sistemazione precedente (casa famiglia, comunità, famiglia di origine, ecc.) e la durata della stessa,
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Istituto degli Innocenti
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50122
Firenze