La moda made in Italy, famosa in tutto il mondo e fiore all'occhiello della nostra economia, si è affermata grazie al talento degli stilisti, animati da passione e spirito d'iniziativa. Una tradizione che affonda le sue origini già nel periodo del Rinascimento, quando la formazione dei maestri della moda avveniva nelle cosiddette ‘botteghe'. Cos'è cambiato da allora?
Le botteghe degli artigiani e degli artisti erano delle vere e proprie scuole d'arte e di vita che tramandavano il ‘saper fare con le mani'. L'allievo affiancava il maestro e ne apprendeva ‘arti e mestieri', spesso superandolo in creatività e abilità. Era una vera e propria fabbrica dalla quale uscivano pittori, ceramisti, ebanisti, intagliatori, orafi, calzolai, conciatori, ricamatrici.
Nei primi decenni del secolo scorso e fino agli anni ‘50/60 i disegnatori di moda erano affiancati da giovani apprendisti che facevano loro da assistenti, ne seguivano le tracce spesso superandoli in notorietà. Questo era il percorso classico per affermarsi nel campo della moda fino ad arrivare ai giorni nostri dove ogni stilista è dotato del suo ‘ufficio stile'. Spesso vi collaborano giovani dotati di talento che, dopo aver fatto un po' di esperienza, in alcuni casi riescono a mettersi in proprio o a guidare l'ufficio stile di qualche brand affermato. Non sono pochi, in ogni caso, gli stilisti italiani che hanno capito che aiutare giovani designer emergenti è per loro stessi fonte di prestigio e anche di soddisfazione.
La formazione oggi è diventata sempre più importante e si svolge sia sul campo sia nell'ambito di corsi specifici. Per lavorare nel settore, infatti, si richiede una sempre maggiore specializzazione e la conoscenza delle moderne tecniche nel campo dello stile e del design. Sei interessato a lavorare nel campo della moda? Visitando il nostro portale puoi scoprire molte opportunità formative adeguate alle tue esigenze!
Le botteghe degli artigiani e degli artisti erano delle vere e proprie scuole d'arte e di vita che tramandavano il ‘saper fare con le mani'. L'allievo affiancava il maestro e ne apprendeva ‘arti e mestieri', spesso superandolo in creatività e abilità. Era una vera e propria fabbrica dalla quale uscivano pittori, ceramisti, ebanisti, intagliatori, orafi, calzolai, conciatori, ricamatrici.
Nei primi decenni del secolo scorso e fino agli anni ‘50/60 i disegnatori di moda erano affiancati da giovani apprendisti che facevano loro da assistenti, ne seguivano le tracce spesso superandoli in notorietà. Questo era il percorso classico per affermarsi nel campo della moda fino ad arrivare ai giorni nostri dove ogni stilista è dotato del suo ‘ufficio stile'. Spesso vi collaborano giovani dotati di talento che, dopo aver fatto un po' di esperienza, in alcuni casi riescono a mettersi in proprio o a guidare l'ufficio stile di qualche brand affermato. Non sono pochi, in ogni caso, gli stilisti italiani che hanno capito che aiutare giovani designer emergenti è per loro stessi fonte di prestigio e anche di soddisfazione.
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