Rimanendo in tema di Expo, parliamo di una delle professioni sulle quali la manifestazione punta i riflettori: l'agronomo. "La Fattoria Globale del futuro 2.0" è, infatti, il nome del padiglione milanese dedicato alla figura dell'agronomo e pensato nell'ottica dell'evoluzione delle attività che esso svolge, diventate nel tempo sempre più complesse. Ma chi è l'agronomo e come lo si diventa? Qual è il percorso formativo più indicato?
L'agronomo offre consulenze di tipo tecnico in vari settori: da quello agricolo, a quello ambientale e forestale, della pesca, dell'industria alimentare e del verde pubblico.
Se amate particolarmente la natura, vi interessano le tematiche legate all'agricoltura, all'ambiente e alla trasformazione dei prodotti, questo potrebbe essere un mestiere da prendere in considerazione. Come abbiamo detto, questa professione è in costante evoluzione, proprio per questo il mercato avrà bisogno di figure sempre più preparate e specializzate.
Come si diventa agronomi?
Per svolgere la professione di agronomo è necessario possedere un titolo universitario nel settore. Le lauree triennali consigliate sono:
- Scienze e tecnologie agrarie
- Tecnologie alimentari
- Viticoltura ed enologia
Per una maggiore specializzazione è sempre consigliabile completare il proprio percorso con una laurea magistrale a scelta tra:
- Scienze agrarie
- Scienze e tecnologie alimentari
- Biotecnologie vegetali
- Scienze viticole ed enologiche
L'iscrizione all'Abo
Per svolgere la libera professione di agronomo è necessario essere iscritti all'Albo dei Dottori Agronomi e Forestali, dopo aver superato l'esame di stato. All'interno dell'Albo sono presenti due sezioni. Alla sezione A si accede con una laurea magistrale; alla sezione B con una laurea.
Agli iscritti nella sezione A spetta il titolo professionale di agronomo, a quelli iscritti nella sezione B il titolo di agronomo junior.
La formazione continua
Come per tutte le altre figure che sono regolamentate da un ordine professionale (architetti, geologici, ingegneri ecc…) anche per gli agronomi l'aggiornamento è considerato un pilastro fondamentale per garantire agli iscritti le opportune competenze e il massimo delle prestazioni nello svolgimento dell'attività lavorativa. Per questo motivo, a partire dal 2014, tutti gli iscritti devo svolgere la formazione continua e obbligatoria attraverso corsi di formazione riconosciuti dallo stesso ordine. I crediti formati (CFU) da conseguire in tre anni sono 9, di cui almeno 2 in per ogni anno formativo.
Questo articolo vi ha incuriosito? Nel nostro Dizionario delle professioni, alla voce Agricoltura, giardinaggio e mineralogia, oltre all'agronomo potete scoprire tanti altri profili del settore agricolo…date uno sguardo, vi si potrebbero aprire nuove prospettive!