Al passo con l'evoluzione tecnologica che richiede nuovi tempi e strumenti di raccolta e trattamento dei dati personali, anche tra big data, social network e l'ormai sancito diritto all'oblio, la "riforma" europea sulla privacy in discussione a Bruxelles, e che con ogni probabilità verrà approvata entro la metà del 2016, imporrà alle Pubbliche amministrazioni e alle imprese con almeno 250 addetti di dotarsi anche della figura del «privacy officer» - o «data protection officer» (Dpo) -, ossia il «responsabile della protezione dei dati», specializzato nella gestione, soprattutto digitale, delle informazioni sulla vita privata delle persone e della loro libera circolazione.
La figura, secondo il Garante italiano della protezione dei dati personali, è «una vera e propria rivoluzione in atto» per la Pa e le imprese, oltre all'uso dell'informatica per la sicurezza, alle smart city, e alla trasparenza on line. Il «privacy officer» è previsto dal nuovo Regolamento Ue sulla protezione dei dati personali presentato dalla Commissione il 25 gennaio 2012 nell'ambito dell'Agenda digitale europea valida per la strategia "Europa 2020".
Ma di cosa si occupa il Privacy Officer?
Il Privacy Officer organizzerà un sistema di gestione avanzato e protetto dai rischi di distruzioni illecite, perdite accidentali, e accessi abusivi.
In particolare, dovrà «informare e consigliare» il titolare sui nuovi obblighi comunitari e conservare gli atti sull'attività e sulle risposte ricevute; «sorvegliare» sulle politiche adottate, sulla formazione del personale, e sulle richieste degli interessati a esercitare i diritti alla riservatezza; «garantire» la conservazione dei dati; «controllare» la tracciabilità delle violazioni, le autorizzazioni preventive, e le risposte all'autorità di controllo con sarà «punto di contatto.
Visita il nostro portale educaweb.it e scopri questa e tante altre professioni legale al mondo della privacy e della protezione dei dati.
La figura, secondo il Garante italiano della protezione dei dati personali, è «una vera e propria rivoluzione in atto» per la Pa e le imprese, oltre all'uso dell'informatica per la sicurezza, alle smart city, e alla trasparenza on line. Il «privacy officer» è previsto dal nuovo Regolamento Ue sulla protezione dei dati personali presentato dalla Commissione il 25 gennaio 2012 nell'ambito dell'Agenda digitale europea valida per la strategia "Europa 2020".
Ma di cosa si occupa il Privacy Officer?
Il Privacy Officer organizzerà un sistema di gestione avanzato e protetto dai rischi di distruzioni illecite, perdite accidentali, e accessi abusivi.
In particolare, dovrà «informare e consigliare» il titolare sui nuovi obblighi comunitari e conservare gli atti sull'attività e sulle risposte ricevute; «sorvegliare» sulle politiche adottate, sulla formazione del personale, e sulle richieste degli interessati a esercitare i diritti alla riservatezza; «garantire» la conservazione dei dati; «controllare» la tracciabilità delle violazioni, le autorizzazioni preventive, e le risposte all'autorità di controllo con sarà «punto di contatto.
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