Studiare Scienze dell'Educazione: come e perché

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Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione: caratteristiche, piano di studio e sbocchi professionali.


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Redazione di Educaweb.it
Durante gli anni della scuola elementare, probabilmente, ti sarà capitato di pensare "Da grande vorrei fare la maestra". Quando hai visto nascere il tuo fratellino avrai pensato "Sarebbe bello se potessi prendermi cura dei bimbi tutto il giorno!". Inoltre, hai un debole per le materie umanistiche.
Ti rivedi in questa descrizione? La scelta universitaria più adatta a te è il Corso di Scienze dell'Educazione!
Si tratta di un percorso di studi che trae le proprie basi da materie come la pedagogia, la psicologia, la filosofia e la sociologia ed è stato introdotto in Italia tra il 1993 e il 1994.

Piano di studio
I Corsi universitari di Scienze della Formazione seguono la formula del 3+2: Laurea triennale del primo ciclo e, a scelta dello studente, la Laurea Magistrale di durata bienniale. Il numero di Corsi di Laurea Triennale e Laurea Magistrale esprime la specializzazione delle diverse professioni educative e la variegata organizzazione dell'offerta formativa, che cambia anche a discrezione della Facoltà presa in esame.
Qualunque sia lo specifico percorso di studi scelto, comunque, ci si troverà ad affrontare materie come pedagogia, psicologia, sociologia, linguistica e storia.
 
Sbocchi professionali
Il laureato in Scienze dell'educazione può essere impiegato come educatore, operatore pedagogico, educatore in ambito giudiziario, animatore ludico e ricreativo, tutor in contesti formativi, educatore sociale, creatore di interventi di formazione professionale, operatore ai servizi per l'impiego o consigliere dell'orientamento.  Per la maggior parte, queste figure professionali sono richieste in ambito socio-educativo. Un educatore, ad esempio, trova facilmente impiego presso ludoteche, asili nido, scuole e cooperative. Nell'eventualità in cui, poi, l'educatore sia specializzato nel settore socio-sanitario, il suo ambito di riferimento principale dovrebbe essere rappresentato dalle ASL.

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