Dal fisioterapista al podologo, i lavori più richiesti nelle professioni sanitarie

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Nonostante la crisi economica, i laureati nelleprofessioni sanitarie si confermanoal secondo posto tra quelli che trovano più facilmente lavoro, dopoquellidell'areaeconomico-statistica.


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Redazione di Educaweb.it

Dall'infermiere allo psicologo, dal medico all'ostetrica, ma anche il podologo, l'igienista dentale e il fisioterapista, l'elenco delle professioni sanitarie è stabilito dal Ministero della Salute. Tutte professioni di cura che richiedono una laurea triennale che poi può continuare con una laurea specialistica, o con un master di I livello. In alcune professioni, come l'infermiere, il master dopo la laurea triennale assicura una maggiore specializzazione, spesso gradita dai contesti in cui cercare lavoro, mentre il biennio di laurea magistrale offre competenze più gestionali che tecniche. Ovviamente poi bisogna valutare nel dettaglio il programma degli studi. Se vuoi una panoramica completa delle professioni, puoi vedere la sezione sul nostro sito.

Un settore che non conosce crisi?
È vero che in questi anni di crisi economica, una flessione degli occupati c'è stata anche nel settore sanitario, quasi il 26% in meno del tasso di occupati tra il 2007 e il 2013. Ma la crisi occupazionale per quest'area si è tuttavia fermata, e le professioni sanitarie continuano a mantenersi ancora una volta ai primi posti tra i vari gruppi disciplinari di studi universitari.

Le professioni più richieste sono fisioterapista, logopedista e igienista dentale, seguiti da audioprotesista e podologo. In particolare si riscontrano ottime opportunità di lavoro per i neolaureati in fisioterapia, che è uno dei corsi studi con un tasso occupazionale tra i più alti, secondo le rilevazioni condotte da Angello Mastrillo, segretario della Conferenza nazionale dei corsi di laurea delle professioni sanitarie: in media, otto volte su dieci i giovani laureati trovano un'occupazione nell'arco di 12 mesi. Se volete approfondire come si diventa fisioterapisti, ne abbiamo parlato qui qualche tempo fa.

Le previsioni di occupabilità
Più in generale, secondo i dati Excelsior, il fabbisogno medio annuo di laureati nel gruppo medico-sanitario previsto per gli anni 2016-2020 è del 17,5% con circa 27.000 unità, e si colloca solo al secondo posto dopo il gruppo di corsi economico-statistico.

Anche per gli infermieri, le previsioni sono buone. La richiesta di prestazioni infermieristiche è in aumento, da parte di ospedali, privati, centri di riabilitazione: la popolazione italiana sta invecchiando e ha sempre maggiore bisogno di cure anche a casa, e nelle strutture sanitarie da novembre 2015 è entrato in vigore l'obbligo del riposo continuativo di 11 ore tra un turno e l'altro, cosa più facile a dirsi che a farsi ma che sta portando ad aumentare l'organico delle strutture.

Una scelta che richiede passione e motivazione 
Certo, non si tratta di mestieri da scegliere solo sulla base delle possibilità di trovare lavoro. Più che mai necessario guardarsi bene dentro e valutare se si ha davvero quella passione, quella spinta verso l'altro che sola può supportare un lavoro così impegnativo. Anche perché non è certo sui libri che si apprendono l'empatia e la capacità di relazionarsi con chi è in difficoltà.