Oltre i confini del mercato: la figura dell'export manager.

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  • 04/05/2017

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Redazione di Educaweb.it
Che l'economia italiana stia affrontando un periodo di crisi non è un mistero, ma non lo è altrettanto il fatto che le aziende che scelgono strategicamente di puntare sui mercati esteri sono quelle che meno ne risentono. I numeri parlano chiaro: a gennaio 2017 si è registrato un incremento del 2,8% per le esportazioni, e dell'1,7% per le importazioni. Senza contare che, su base annua, il mercato dell'export ha visto una crescita totale del 19,7%, e quello dell'import del 22,3%.
 
Di contro, iniziare ad interfacciarsi con il mercato estero non è affatto semplice, sia da un punto di vista burocratico, sia per tutto ciò che riguarda la strategia di marketing. Ecco perché una delle figure professionali attualmente più richieste dalle aziende è quella dell'export manager, un professionista altamente specializzato nello sviluppo dei mercati esteri, che ha il compito di rilanciare e sviluppare, fuori dall'Italia, il business dell'azienda per cui lavora.  Ideare una strategia vincente di internazionalizzazione di un'impresa non è un compito facile, e richiede tutta una serie di abilità trasversali, che sono proprio la caratteristica principale di un export manager.
 
Ovviamente è necessario che si orienti più che bene nel campo del marketing strategico, e conosca nel dettaglio il mercato estero nel quale l'azienda vuole inserirsi; questo gli permette di elaborare strategie vincenti per introdurre proficuamente l'impresa nel mercato, e fare in modo che possa consolidare la sua presenza nel tempo. Fondamentale quindi, è la conoscenza e lo studio dei vari competitors esteri, e delle loro iniziative commerciali, che rende possibile all'export manager la preparazione di interventi mirati ed efficaci di penetrazione del mercato. Un'altra delle competenze fondamentali che caratterizzano questa figura è la padronanza delle tecniche di negoziazione e transazione più efficaci, oltre ai meccanismi di esportazione e importazione, ed ai fondamenti di diritto internazionale. È inoltre richiesta la conoscenza approfondita e professionale delle lingue straniere, per garantire una comunicazione fluente e senza intoppi con i partner esteri.
 
Ma, in concreto, cosa fa un export manager?
 
I suoi compiti sono molteplici, a seconda delle esigenze dell'azienda. Ad esempio, elabora tutte le azioni, commerciali e burocratiche, sia per introdurre un nuovo prodotto nel mercato estero, sia per incrementare le vendite di uno già presente. Stabilisce e mantiene compatte le relazioni con le nuove realtà estere, affinchè le partnership siano durature e fruttuose. Studia ed analizza eventuali fette di mercato fino a quel momento non considerate dall'azienda per il suo business. Organizza e monitora la distribuzione del prodotto o del servizio all'interno dei nuovi mercati.  In ogni caso l'obiettivo è sempre lo stesso: individuare nuovi potenziali investimenti che siano un'opportunità di guadagno per l'impresa.
 
Oggi sempre più realtà aziendali si avvalgono della figura professionale dell'export manager, dalle più grandi ed affermate, alle più piccole e poco note, per le quali il mercato estero rappresenta un'opportunità di sviluppo di un business di nicchia che non è da sottovalutare.  Guardare oltre i confini nazionali non è più una pratica prettamente esterofila, ma è diventata una vera e propria esigenza per le imprese italiane, oltre ad aver creato nuove ed interessanti prospettive di occupazione.
 
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