Il divario occupazionale tra uomini e donne è da sempre un fattore ben noto a tutti.
In passato la donna era destinata al ruolo di madre e moglie e fino a pochi decenni fa erano pochissime le figure femminili che ricoprivano posizioni lavorative prestigiose e quasi mai a livello dirigenziale.
Oggi, fortunatamente, la situazione è molto cambiata, ma è ancora tutta in divenire…
Il fenomeno dell'occupazione femminile e la tipologia di formazione scelta dalle donne è oggetto di numerosi studi e calcoli statistici; quasi tutti hanno evidenziato come, al primo posto, ci siano i percorsi umanistici, seguiti da lauree in chimica e medicina.
La ricerca dal titolo "Digital gender gap: valorizzare il talento femminile nel settore tecnologico", condotta da NetConsulting cube per CA Technologies e Sodalitas, nel 2016, sottolinea come le donne siano più inclini, rispetto agli uomini, al problem solving, al multitasking, alla gestione dei rapporti interpersonali e al team working, oltre che nello svolgimento di attività creative ed innovative, tutte abilità considerate soft skill.
La stessa ricerca spiega poi come, nel 2020, si registrerà un deficit di 825.000 risorse con competenze tecnologiche, ottima opportunità per le donne per iniziare ad specializzarsi in questo settore, destinato solo a crescere e svilupparsi.
Le tecnologie, risorsa indispensabile ai settori lavorativi più disparati, permettono la scelta di percorsi specialistici personalizzati a seconda delle proprie passioni e dei propri interessi quali moda, industria, ricerca, servizi, comunicazione, ecc...
I ruoli che, attualmente, le donne ricoprono nel settore delle Information & Communication Technology (ICT) sono quelli del Responsabile di Area e del Project Manager, ma crescono le donne programmatori/sviluppatori, soprattutto nell'ambito della metodologia Agile, ovvero la capacità di sviluppare in modo rapido e veloce le applicazioni software.
Un altro fattore positivo nel lavorare all'interno del settore delle ITC è che la retribuzione annua lorda delle donne è in linea con quella dei colleghi uomini, a parità di ruolo e anzianità, fattore da non sottovalutare vista la situazione retributiva di altri settori in cui è ancora presente un grande gap tra il salario degli uomini e quello delle donne.
Se al momento le donne sono poco presenti all'interno del settore delle nuove tecnologie è perchè ancora oggi risulta bassa la percentuale di diplomate o laureate in questo settore. Il numero di donne che scelgono di frequentare percorsi formativi legati all'informatica e alle tecnologie cresce lentamente, ma esponenzialmente, invece, cresce la domanda di personale altamente specializzato. Molti sono gli istituti di formazione che offrono percorsi pensati e studiati per il nuovo mercato del lavoro, espressamente per il settore delle nuove tecnologie.
Le opportunità nelle ICT sono molte, quindi, e le soft skill in cui le donne si dimostrano più abili possono rendere l'ingresso in questo settore ancora più facile.
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