Cos'è un insegnante scuola dell'infanzia?

L’insegnante della scuola dell’infanzia lavora con bambini tra i 3 e i 5 anni. Aiuta il bambino a comprendere la realtà che lo circonda e a essere autonomo stimolando la sua curiosità e l’apprendimento. Oltre a programmare, organizzare e realizzare le attività, monitora e valuta il conseguimento degli obiettivi individuati. Tutte le attività sono gestite in collaborazione con i colleghi, coordinatore e, nel caso della scuola pubblica, un dirigente scolastico. 

Funzioni di un insegnante scuola dell'infanzia

L’insegnante si occupa, in collaborazione con almeno un collega, di gestire un gruppo di 20/30 bambini. I gruppi di bambini possono essere suddivisi per età in modo omogeneo o misti (gruppo che comprende bambini di diversa età dai 3-6 anni) con abilità ed interessi differenti. 

Prima dell’inizio dell’anno partecipa, collaborando con i colleghi, all’elaborazione del percorso didattico previsto dalla scuola. Successivamente programma le attività da realizzare tenendo conto dei progressi educativi che si vogliono raggiungere, i modi, i tempi dell’apprendimento e le singole esigenze dei bambini.
Durante l’anno scolastico realizza le attività educative attraverso il gioco individuale o di gruppo, attività laboratoriali, le visite esterne, le esercitazioni pratiche e creative, l’apprendimento per esperienza diretta. Si rapporta con i genitori per renderli partecipi del processo di apprendimento dei figli. 
Rientrano fra i compiti dell’insegnante anche i momenti della somministrazione dei pasti, del cambio degli indumenti e del dormire.

Il lavoro si svolge principalmente nelle classi, al chiuso, anche se sono previste attività ricreative nei cortili (se presenti) o esperienze, gite fuori dalla scuola.

Nella quotidianità del loro lavoro, gli insegnanti della scuola d’infanzia gestiscono le seguenti principali attività: 
  • Accogliere i bambini.
  • Organizzare le attività di gioco (libero o strutturato, individuale o di gruppo).
  • Preparare giochi e materiale didattico (grafico, musicale, di manipolazione, ecc.).
  • Partecipare alle riunioni con i colleghi, coordinatore e, nella scuola pubblica, con il Dirigente Scolastico.
  • Monitorare e verifica l’andamento e l’esito del percorso educativo.
  • Gestire le relazioni con i genitori.

Profilo professionale di un insegnante scuola dell'infanzia

Per fare l'insegnante della scuola d’infanzia ti devono piacere i bambini e ti deve piacer creare attività che possano stimolare il loro apprendimento, autonomia e curiosità.

Le principali conoscenze tecniche professionali per svolgere questo lavoro sono: 
  • Teorie socio e psico-pedagogiche
  • Tecniche ludiche e di animazione
  • Metodi di valutazione di progetti formativi
  • Metodologie e tecniche educative
  • Metodologie di progettazione didattica, organizzazione e verifica dell'apprendimento

E’ inoltre molto importante possedere buone capacità comunicative e ascolto attivo, saper interagire con i bambini sul piano affettivo. Essendo bambini dai 3 ai 6 anni è molto importante saper comprendere le loro reazioni e il perché reagiscano in determinati modi, analizzare i loro bisogni e interessi, garantire non solo l’igiene personale ma anche l’incolumità, e fronteggiare situazioni di ansia o conflittualità vissuti dai bambini

Caratteristiche personali molto importanti per svolgere questa professione sono: essere cooperativo, socievole, comprensivo, attento e paziente. Poiché nella scuola d’infanzia si attribuisce grande valore al gioco e alle attività ludico creative è fondamentale che tu abbia una grande immaginazione, una buona dose di creatività  e buona manualità. 

Infine, ti saranno fondamentali ottime doti di collaborazione, perché ti troverai spesso a stretto contatto con altri educatori e a dover condividere con loro le attività e le metodologie da utilizzare con i bambini.
 

Studi ufficiali per diventare insegnante scuola dell'infanzia

Alcuni degli studi ufficiali (formazione professionale o di corsi universitari) che permettono questa professione sono legati. Tenete presente che a seconda del settore di specializzazione, si può avere bisogno di essere integrate con corsi di formazione più specifici del settore. La formazione permanente è una chiave di miglioramento professionale.