Cos'è un Risk manager ambientale?
Il risk manager ambientale valuta i potenziali rischi sull’ambiente generati dalle attività aziendali e individua i fattori di rischio per rendere minime le possibilità di danni ambientali, garantendo il rispetto delle normative vigenti in materia ambientale.
Funzioni di un Risk manager ambientale
Il risk manager ambientale si occupa di identificare le potenziali fonti inquinanti, analizzare i processi, le strumentazioni e gli impianti aziendali per poi fare ipotesi sugli eventuali rischi ambientali che si presenterebbero in caso di incidente. I suoi obiettivi sono minimizzare l’impatto di un eventuale incidente sulle finanze aziendale, prevenire i rischi d’incidente a impatto ambientale e rispettare le normative presenti.
Il risk manager ambientale è una figura ormai indispensabile per le aziende che operano nei più svariati ambiti industriali e di qualsiasi dimensione. Molte sono infatti le aziende esposte ad eventuali rischi di danno ambientale e pertanto negli ultimi anni la sensibilità su questo tema è aumentata notevolmente.
Il suo ruolo è di notevole importanza, in quanto, tramite le sue scelte e valutazioni cerca di contenere le eventuali conseguenze economiche-finanziare, sociali (perdita di prestigio, reputazione, immagine), e giudiziarie (es. sanzioni amministrative) derivanti da rischi a impatto ambientale.
Lo scopo principale del suo lavoro è, quindi, gestire e prevenire i rischi legati all’attività aziendale rispetto all’ambiente, pertanto i suoi compiti principali sono:
La maggior parte del suo lavoro si svolge in ufficio tranne quando deve svolgere i sopralluoghi agli impianti.
Tra gli strumenti comunemente utilizzati vi è il computer oltre agli strumenti informatici di analisi specifici utili per la quantificazione dei rischi.
Il risk manager ambientale è una figura ormai indispensabile per le aziende che operano nei più svariati ambiti industriali e di qualsiasi dimensione. Molte sono infatti le aziende esposte ad eventuali rischi di danno ambientale e pertanto negli ultimi anni la sensibilità su questo tema è aumentata notevolmente.
Il suo ruolo è di notevole importanza, in quanto, tramite le sue scelte e valutazioni cerca di contenere le eventuali conseguenze economiche-finanziare, sociali (perdita di prestigio, reputazione, immagine), e giudiziarie (es. sanzioni amministrative) derivanti da rischi a impatto ambientale.
Lo scopo principale del suo lavoro è, quindi, gestire e prevenire i rischi legati all’attività aziendale rispetto all’ambiente, pertanto i suoi compiti principali sono:
- calcolare, in termini statistici, il livello di rischio ambientale dei singoli impianti tenendo conto di fattori come il tipo di struttura (ad esempio impianto chimico o centrale termoelettrica), le eventuali materie prime usate (combustibili, prodotti chimici), la collocazione geografica ed ambientale dell’impianto;
- ipotizzare attraverso modelli di simulazione degli scenari di rischio valutando anche le implicazioni economiche per l’azienda;
- analizzare i risultati ottenuti per valutare se il livello di rischio è tale da richiedere di dare avvio ad azioni specifiche;
- attuare azioni per mantenere sotto controllo il rischio come ad es. modifiche impiantistiche, modifiche gestionali, trasferimento del rischio a terzi;
- coordinare interventi di prevenzione, protezione e amministrazione delle coperture assicurative;
- affrontare efficacemente le emergenze ambientali limitando le conseguenze economiche ad esse associate;
- verificare periodicamente i rischi possibili;
- garantire il rispetto della normativa vigente in materia ambientale;
La maggior parte del suo lavoro si svolge in ufficio tranne quando deve svolgere i sopralluoghi agli impianti.
Tra gli strumenti comunemente utilizzati vi è il computer oltre agli strumenti informatici di analisi specifici utili per la quantificazione dei rischi.
Profilo professionale di un Risk manager ambientale
Se ambisci a tale ruolo, è importante che tu acquisisca conoscenze:
- di interventi di bonifica, prevenzione, riduzione rischio;
- di tipologie d’inquinanti e il loro impatto sull’ambiente;
- tecnico/impiantistiche (caratteristiche degli impianti, caratteristiche delle emissioni, utilizzo degli impianti);
- di tecniche di analisi e controllo rischi;
- giuridiche;
- in ambito assicurativo e riguardo le diverse polizze;
- normative in ambito ambientale.
E’ fondamentale che tu conosca approfonditamente il contesto in cui ti troverai a lavorare, così come le tecnologie e le attrezzature impiegate dai dipendenti per lo svolgimento delle loro mansioni.
Dovrai possedere un elevato senso di responsabilità, capacità di prendere decisioni e di lavorare in autonomia e disponibilità ad auto aggiornarti. Completano il profilo: sensibilità alle tematiche ambientali, capacità relazionali e comunicative, propensione al lavoro di gruppo oltre che buone capacità organizzative, spirito d’iniziativa, capacità di problem-solving e flessibilità.
Studi ufficiali per diventare Risk manager ambientale
Alcuni degli studi ufficiali (formazione professionale o di corsi universitari) che permettono questa professione sono legati. Tenete presente che a seconda del settore di specializzazione, si può avere bisogno di essere integrate con
corsi
di formazione più specifici del settore. La formazione permanente è una chiave di miglioramento professionale.